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Abbiamo già parlato di cos’è l’astigmatismo e di come sia dovuto ad una forma non perfettamente sferica dell’occhio, oggi vogliamo approfondire l’argomento facendo un po’ di chiarezza su quali sono le cause dell’astigmatismo.

Origine dell’astigmatismo

Ma, qual è la causa dell’astigmatismo? Schematizzando, le cause sono le seguenti:

  • Causa congenita, che ha solitamente una matrice genetica ereditaria.
  • Causa comportamentale, che ha a che fare con le abitudini, la postura e lo stile di vita del soggetto.
  • Causa conseguente a traumi, lesioni, infezioni o post intervento chirurgico.
  • Causa conseguente al manifestarsi del cheratocono, patologia che colpisce la cornea durante l’adolescenza o giovane età.
  • Causa derivante dalla variazione fisiologica della cornea e/o del cristallino che nell’arco della vita porta un soggetto non astigmatico a diventare un astigmatico contro regola.
  • Causa derivante dalla cataratta, che interessando il cristallino, ne modifica la sua curvatura generando un astigmatismo.
  • Causa derivante dalla sindrome da occhio secco che colpendo la cornea tende a deformarla in modo irregolare (la zona inferiore risulta meno lubrificata).
  • Causa derivante dall’abitudine a strizzare continuamente gli occhi esercitando una pressione sulla cornea attraverso le palpebre cercando di vedere meglio.
  • Causa derivante dall’uso eccessivo di lenti a contatto, in particolare delle semi-rigide (in questo caso interrompendo l’uso l’astigmatismo scompare).

Gli astigmatismi congeniti sono solitamente ereditari e non di rado di forte entità. Gli astigmatismi elevati, quelli superiori alle due diottrie, cambiano di meno rispetto a quelli lievi e medi nell’arco della vita, sia come potere che come asse.

Questi astigmatismi si presentano generalmente nella forma secondo regola, con il meridiano verticale più curvo di quello orizzontale, meno spesso in quella obliqua e ancor meno in quella contro regola; quest’ultima forma è più frequente in età matura.

Quali sono le cause dell'astigmatismo? Un approfondimento sul tema

I cambiamenti dipendono dall’età

Con l‘aumentare dell’età l’astigmatismo varia, sia perché varia la curvatura corneale, sia per variazioni “interne” del cristallino, divenendo prevalente nell’età senile l’astigmatismo di tipo contro regola, con il meridiano orizzontale più curvo di quello verticale.

I piccoli astigmatismi, come abbiamo già accennato, che si possono presentare nell’arco della vita sono meno stabili e possono cambiare sia come gradazione che come inclinazione (asse).

L’80% degli astigmatismi è compreso tra 0,25 e 2,00 D (classificati come lieve o medio) e la variazione del difetto nel tempo è comunque modesta rapportata alle altre ametropie come ad esempio la miopia.

L’astigmatismo nei bambini

La dottoressa Karla Zadnik, un’optometrista della Ohio State University School of Optometry, ha condotto uno studio su 2523 bambini e ha scoperto che il 28% di questi era astigmatico. I bambini sono meno consapevoli di un adulto del proprio problema e non si lamentano della visione sfocata. Tuttavia, si potrebbero riscontrare in essi diversi disturbi come:

  • Frequenti mal di testa
  • Sforzi nell’osservare gli oggetti sia lontani che vicini
  • Eccessiva lacrimazione

Sfortunatamente, l’astigmatismo può compromettere la loro capacità di attenzione ed apprendimento a scuola per cui è importante effettuare esami della vista periodici.

Quali sono le cause dell'astigmatismo? Un approfondimento sul tema

Le principali cause dell’astigmatismo

Comunque possiamo dire che le cause principali dell’astigmatismo sono due:

  • Quella che fa risalire ad una forma torica congenita della cornea, di cui abbiamo parlato
  • Quella comportamentale

Esponenti della teoria comportamentale sono stati ForrestHarmonBastien, ecc. (Optometristi americani). Forrest nei suoi studi sostiene che l’astigmatismo è indotto da movimenti a scansione degli occhi, non controbilanciati da movimenti contrapposti; per esempio lo studente muove gli occhi per leggere da sinistra verso destra e non esegue movimenti verticali per controbilanciare i primi: questo “eye scan” introduce a seguito di uno stress continuativo nel tempo una variazione anatomica nella curvatura della cornea con conseguente astigmatismo.

Il Prof. Armand Bastien docente presso l‘Università di Montreal (Canada) in una sua pubblicazione, “The Shaping Action of Adaptive Ergonomic Movement” (L’adattamento all’azione modificante del movimento ergonomico) affermava:

“La predominanza di un tipo di scanning oculare è conseguente alle richieste ergonomiche dell’ambiente. Un ripetuto movimento oculare da sinistra verso destra, per esempio, produrrà un cilindro negativo (cioè un astigmatismo miopico) con asse 180° e se, in conseguenza di un blocco posturale del resto del corpo, la testa sarà tenuta inclinata, l’asse del cilindro assumerà una obliquità corrispondente. Mentre un eccesso di scanning dal basso verso l’alto e viceversa, produrrà una toricità con asse 90°.“

Esistono correlazioni fra difetti visivi e postura scorretta?

Bastien sosteneva che molti difetti oculari sono acquisiti e non congeniti. Harmon considerava l’astigmatismo una distorsione oculare parallela ad una corrispondente distorsione dello scheletro.

Nella nostra società scolarizzata ed informatizzata molti adulti evidenziano una netta inclinazione della testa riconducibile alle loro abitudini scolari e professionali.

La relazione fra movimenti degli occhi e cambiamenti posturali era già stata postulata da Duke Elder nel 1946, in funzione della stretta relazione fra coppie di muscoli antagonisti estrinseci dell’occhio e i canali semicircolari dell’orecchio che rilevano le accelerazioni angolari dovute alla rotazione della testa.

Egli affermò chiaramente che “a causa dello stretto collegamento dei meccanismi visivi che determinano la direzione spaziale del movimento con altri meccanismi che determinano la postura, la postura gioca un ruolo importante nella visione e nella percezione visiva”.

Si deve a Harmon, alla fine degli anni ’50 l’idea che il mondo spaziale visivo di un individuo sia essenzialmente un’estensione dell’organizzazione del sistema gravitazionale del corpo; egli riteneva inoltre che la maggior parte degli squilibri funzionali visivi fossero determinati dalle posture imposte dal lavoro sedentario della società moderna.

Harmon notò che gli individui astigmatici tendono a inclinare il capo in posizione eretta, i miopi a estenderlo, gli ipermetropi a fletterlo; qualsiasi forma di anisometropia (forte differenza di correzione tra i due occhi) porta a rotazioni importanti dell’asse della testa rispetto al tronco.

Risulta molto importante quindi mantenere una posizione corretta, ergonomica, simmetrica (ben centrata) quando si svolgono attività di tipo visivo come la lettura, la scrittura, l’uso dello smartphone e del computer. Se sono presenti delle scoliosi o dei vizi di postura è bene intervenire con della ginnastica correttiva o degli sport che armonizzano il corpo.

Inoltre, per chi lavora in ufficio davanti ad un monitor è fondamentale rispettare le pause come previsto dalla normativa, sapendo che non è necessario astenersi dal lavoro, ma cambiare tipo di occupazione, alzando gli occhi lontano dal pc, almeno per un quarto d’ora ogni due passate davanti allo schermo.

Molto importante risulta anche l’illuminazione dell’ambiente ufficio: l’ideale è settare le luci dell’ambiente in cui si lavora in modo che siano omogenee con quelle dello schermo: la pupilla tende a stringersi sulle parti illuminate, come il pc, e si allarga nelle zone buie, contribuendo ad affaticare gli occhi.

Allo stesso tempo è importante regolare luce e contrasto dello schermo, anche dello smartphone: una luce molto bassa, come quella che si mette per esempio per risparmiare batteria, richiede uno sforzo maggiore per mettere a fuoco e tende a produrre una miopia o un astigmatismo miopico.

Quali sono le cause dell'astigmatismo? Un approfondimento sul tema

In conclusione…

Le cause dell’astigmatismo sono varie e se è vero che non possiamo evitare la presenza  dell’astigmatismo congenito, possiamo fare molto in termini di prevenzione per evitare l’insorgenza di tanti astigmatismi che hanno a che fare con la correttezza del nostro comportamento.

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